10 buoni motivi per iniziare...

1. Crescita di un settore chiave


L’economia circolare è tra i settori a più alta espansione globale. Governi, imprese e consumatori stanno orientando i propri investimenti verso modelli sostenibili, creando una domanda crescente di prodotti innovativi derivati da scarti alimentari.

2. Clienti etici in aumento


Una quota crescente di consumatori è disposta a spendere di più per prodotti con un impatto ambientale positivo. La qualità ambientale è ormai un driver chiave di acquisto e differenziazione sul mercato.

3. Offerta attuale insufficiente


La maggior parte degli scarti alimentari oggi viene destinata a compost o biogas, con costi ambientali e sociali elevati. Le soluzioni “circolari” sono ancora poche, e questo lascia spazio a nuove imprese innovative ad alto valore aggiunto.

4. Contro il Greenwashing


La scarsità di soluzioni credibili porta molte aziende a pratiche di greenwashing, creando un vuoto che può essere colmato con proposte realmente etiche e trasparenti.

5. Partnership con enti autorevoli


Collaborare con realtà come Slow Food e UNISG consente di costruire un
marchio di qualità circolare credibile, fondato su valori etici, territorialità e innovazione sostenibile.

6. Allineamento con gli SDG e le direttive UE


Investire in progetti che rispondono agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) e ai piani europei (Green Deal, Circular Economy Action Plan) rafforza la reputazione aziendale e migliora l’accesso a fondi e agevolazioni.

7. Il contratto di rete come modello organizzativo


Il contratto di rete è lo strumento giuridico e operativo più efficace per aggregare aziende diverse attorno a una filiera circolare, incentivando sinergie e innovazione condivisa.

8. Replicabilità territoriale: il modello Circular Farm


Il modello di Circular Farm rappresenta un presidio scalabile e replicabile in ogni territorio, capace di adattarsi a diverse fonti di scarto e generare output diversificati: cosmetici, packaging biodegradabile, fertilizzanti, tessili, ecc.

9. Il potenziale degli insetti nella bioeconomia


L’allevamento di insetti è una valida alternativa alla valorizzazione energetica degli scarti. L’evoluzione della genetica apre nuove applicazioni in chimica, farmaceutica e trattamento rifiuti, con margini elevati e innovazione scientifica.

10. Ora è il momento


Nei primi due anni, la governance e la conduzione strategica del progetto saranno determinanti. È fondamentale disporre di competenze gestionali, operative e scientifiche integrate per consolidare il modello e attrarre investimenti.