REGENOMY
in 16 slides
La strategia
Obiettivo
Il nostro progetto di impresa si propone di sviluppare in Italia in Europa una filiera innovativa per l’economia circolare nel settore agroalimentare
Vogliamo creare una linea di prodotti "circolari" ottenuti dal riciclo di scarti alimentari grazie alle larve della Mosca soldato e diffondere una nuova categoria commerciale basata sul valore aggiunto della riduzione dello spreco di cibo.


Azioni locali e problemi globali
Il nostro è un programma che si realizza sul territorio, ma ha una visione globale.
Lo sviluppo dei prodotti circolari sulla base del nostro modello organizzativo di impresa affronta tre questioni cruciali del nostro tempo:
Lo scandalo dello spreco alimentare per cui un terzo del cibo prodotto nel mondo viene sprecato mentre quasi 1 miliardo di persone non ha ancora accesso una dieta soddisfacente
Le contraddizioni del settore agricolo italiano che pur essendo il migliore del mondo, non riesce a generare un reddito proporzionato a suo valore.
La mancanza di una soluzione economicamente sostenibile per la gestione degli scarti e dei residui organici.


Innovare per risolvere
I quattro pilastri della nostra proposta:
1) Insetti per l’economia circolare
Sviluppo di un sistema di allevamento di insetti basato sul recupero di scarti organici, con processi integrati tra livello locale e centrale.
2) le Circular Farm e la Rete di filiera
Diffusione di un modello agricolo in relazione col territorio, che valorizza gli scarti, favorendo la produzione di proteine attraverso l’allevamento della mosca soldato nera.
3) Un Hub per l’innovazione
Selezione e sostegno di progetti ad alto impatto nel campo dell’economia circolare e dell’agricoltura rigenerativa.
4) I prodotti circolari certificati
Creazione di un catalogo di prodotti a marchio unico, garanzia di qualità e tracciabilità, sviluppato con partner industriali di primo piano.


Origine del progetto
La proposta nasce dall’esperienza positiva maturata con il progetto di ricerca Uovo Circolare, realizzato in collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.
Rappresenta l’evoluzione di un programma imprenditoriale riconosciuto a livello internazionale, concluso nel 2025 per motivi societari indipendenti dalle prospettive di crescita del settore.
Il comparto europeo dell’allevamento di insetti è ancora in una fase sperimentale e prevalentemente orientato alla produzione di componenti di base per mangimi, una limitazione che frena lo sviluppo commerciale e l’innovazione di prodotto.
I recenti insuccessi dei modelli di grandi vertical farm in Francia e Danimarca confermano invece la validità della nostra visione:
sistemi di allevamento di piccola taglia diffusi sul territorio: un modello più resiliente, sostenibile e competitivo.
un accordo di rete tra operatori di filiera per immettere sul mercato prodotti finiti, »circolari» e di alta qualità.


Al di là della crisi finanziaria, i limiti strutturali dei grandi progetti europei di Vertical Farm erano noti da tempo:
I problemi delle Vertical Farm


Scalabilità difficile: i cicli di vita delle larve non seguono logiche lineari.
Modello economico debole: obiettivi orientati alla produzione di commodity a basso costo, anziché a prodotti ad alto valore aggiunto.
Investimenti elevati: necessità di costruire nuovi impianti con costi immobiliari rilevanti.
Feedstock problematico: approvvigionamento complesso e costoso.
Climatizzazione inefficiente: sistemi spesso inadeguati alle esigenze biologiche.
Spazi sottostimati: nursery e camere di riproduzione non correttamente dimensionate.
Scelte logistiche errate: impianti lontani dai centri abitati e dalle fonti di scarto organico.
Burocrazia lenta: tempi lunghi per permessi e autorizzazioni.


Forte di una decennale esperienza, il nostro gruppo ha elaborato un piano industriale e commerciale che coinvolge imprese di filiera nella produzione di prodotti finiti circolari e nella condivisione della strategia di crescita: invece di vendere a queste imprese farina di insetto, noi vogliamo produrre assieme a loro un catalogo innovativo da promuovere all'interno di una unico brand caratterizzato da forti contenuti etici e di sostenibilità
Per cui...
Per alcuni anni, una vera competizione commerciale sui prodotti insect-based, non ci sarà.
Questo perchè, semplicemente, gli operatori sono ancora troppo pochi con capacità produttiva limitata rispetto a un mercato potenzialmente enorme.
Per approfittare al meglio di questa condizione favorevole riteniamo che si debba spingere il processo industriale fino alla realizzazione diretta di prodotti finiti ad alto valore.
Noi proponiamo di farlo sulla base di quattro linee di progetto:




NETWORK DI FILIERA
INVESTIMENTI DIFFUSI
PRODOTTI CIRCOLARI
TECNOLOGIA
FORAGGIO Km. Zero
SOCCIDA
10 ANNI DI ESPERIENZA
RISULTATI ACQUISITI
KNOW-HOW
GENETICA
END-OF-WASTE
CHIMICA


Un business model vincente
Filiera lunga sino ai Prodotti circolari
Sviluppo della rete tramite soccida
Fornitura gratuita delle tecnologie agli agricoltori in comodato d’uso
Rendering e riproduzione centralizzati;
Programmi di sviluppo genetico
Moduli di allevamento “trasportabili”
Gestione di substrati umidi
Volumi di feedstock limitati:
Integrazione con programmi di economia circolare
Efficienza di sistema tramite la replicabilità del modello
Margine elevato su produzioni derivate
Autonomia strategica
Location per gli impianti facile da individuare (aziende agricole)
Minor costo di produzione del feedstock
Tempi di set-up degli impianti molto rapidi
Facilità di abbinamento a sistemi di energia rinnovabile
Minor rischio finanziario, tecnologico e biologico
Minore incidenza dei costi fissi del personale sul business plan complessivo






Mercato e clienti
Un mercato esistente
Molte aziende hanno già iniziato ad offrire prodotti insect - based






Uova Circolari
Premium Petfood
Mangimi
Ammendanti




Molti prodotti circolari: un unico brand
Inizieremo con il petfood e le uova, e a seguire con la carne di pollo circolare, ma il valore della circolarità si potrà facilmente estendere a tutti i prodotti industriali che contengono uova: tagliatelle, tortellini, biscotti, torte, panettoni, salse, zabaione, gelati... possibilmente impiegando altre componenti alimentari effettivamente prodotte sul territorio.


Il nostro catalogo
Successivamente il catalogo sarà integrato con le produzioni circolari realizzate da altre startup o aziende aderenti al Network, con l'obiettivo di fornire servizi di misurazione e certificazione dell'impatto del prodotto acquistato.


Chi sono i clienti dei prodotti circolari
Comprendono la sfida e cercano di adeguare in modo convinto i propri comportamenti.
Maturi, over 50, con figli grandi: informati e con livello sociale, culturale, economico medio-alto.
Capiscono che si devono fare delle scelte importanti e un cambio di vita.
Cercano coerenza.
La sostenibilità è rilevante, ma è difficile per loro sapere come agire per cambiare vita.
Giovani e giovani famiglie, persone mediamente informate.
Sostenibilità è sinonimo di
qualità: si può pagare di più
per un prodotto sostenibile
e migliore.
Sostenitori
Nel corso del tempo i sostenitori crescono numericamente
26%
15 milioni di potenziali clienti
motivati
41%
24 milioni di potenziali clienti
da motivare
due gruppi prevalenti
Aperti


3,2 miliardi di uova circolari all'anno
32 milioni di maggior margine
- 176.000 tonnellate di rifiuti organici
5,1 miliardi di uova circolari all'anno
51 milioni di maggior margine
- 282.480 tonnellate di rifiuti organici
Mercato potenziale
Ovviamente sono numeri non realistici ma danno l'idea della "capienza" di questi segmenti di mercato ai quali si può proporre di effettuare una scelta etica acquistando un prodotto ad un prezzo intermedio tra l'uovo a terra e un uovo bio.
Sostenitori
Aperti


Ogni italiano mangia in media 214 uova all'anno.
Il potenziale di vendita di uova circolari (margine stimato su ogni uovo 1€cent)
Mercato atteso (realistico)
La prima circular farm - di proprietà della società che andremo a costituire - bioconvertirà circa 5.000 tonnellate all'anno di sottoprodotti e scarti agroalimentari.
Questo permetterà di produrre ogni anno:
18 milioni di uova circolari
400.000 confezioni da 1Kg. di petfood umido
460.800 confezioni da 1 Kg. crocchette per petfood
180.000 sacchi di terriccio ammendante da 10 litri.
Il fatturato totale stimato dei prodotti circolari venduti a seguito della realizzazione della prima circular farm è pertanto:
superiore a 10 milioni di euro
Per un valore dei prodotti circolari pari a:
3,8 M€ per le uova
3,6 M€ per il petfood umido
2,8 M€ per le crocchette per petfood
180.000 Euro per il terriccio ammendante


Concorrenza
Considerando l’attuale scenario dei progetti in corso, è prevedibile che nei prossimi otto-dieci anni il settore dell’allevamento di insetti resti caratterizzato da bassa conflittualità e limitata competizione diretta.
Si assisterà probabilmente a processi di riorganizzazione e fusione tra imprese, ma l’ampiezza del mercato lascerà spazio sufficiente perché ciascun operatore possa crescere senza sovrapposizioni o tensioni commerciali.
Non sarà la tecnologia a determinare il vantaggio competitivo, ma la capacità di massimizzare le collaborazioni di filiera e le esternalità di rete.
Un settore nuovo ancora da esplorare
Nel medio termine:
2
1
3
4
Il fattore determinante per la leadership di mercato sarà la velocità di sviluppo degli impianti e quindi l’accesso alle risorse finanziarie per sostenere gli investimenti.
Le barriere all’ingresso per i nuovi concorrenti saranno la genetica proprietaria e l’organizzazione contrattuale dei network di allevamento.
Occorre evitare di cadere nella trappola della «commodity» con alti volumi e bassi margini. Vinceranno le imprese che sapranno sviluppare verticali commerciali ad altro valore aggiunto.


Economics
Struttura e fasi di sviluppo
Obiettivi a lungo termine
Il Business Plan è stato concepito per raggiungere rapidamente il punto di equilibrio economico-finanziario, consentendo alla società di sostenersi senza ricapitalizzazioni ottenendo risultati iniziali positivi, ancorché limitati rispetto al potenziale.
Su questa base sarà possibile avviare lo sviluppo su scala nazionale ed europea.
1. Progettazione (6-9 mesi)
Attività tecnica, amministrativa e contrattuale. Non prevede investimenti significativi, ma esclusivamente la copertura dei costi per le diverse attività preparatorie, di progettazione, amministrative e di coinvolgimento dei partner tecnico commerciali.
2. Avvio operativo, finalizzato al raggiungimento dell’utile aziendale (3 anni)
Realizzazione del primo impianto di allevamento di insetti finalizzato alla produzione di mangimi e ammendanti.
Produzione di un primo catalogo di prodotti a base di insetti e commercializzazione degli stessi sotto un brand unico.
3. Sviluppo su larga scala
Avvio subordinato al completamento della fase 2 e supportato da nuovi investimenti.






Circular farm 1
Proiezione ricavi




